Pubblicato originariamente nel 2010 da Nazraeli Press in un volume poi divenuto raro e introvabile, questo bellissimo libro, sullo sfondo della campagna argentina, un misto di costruzioni teatrali e ricostruzioni spontanee di fantasie che hanno come protagoniste le cugine Guille e Belinda.
Le immagini della fotografa ritraggono un’infanzia familiare ed eccezionale; i terreni agricoli della provincia occidentale di Buenos Aires rappresentano un particolare mix di moderno e tradizionale, dove la vita è vissuta a stretto contatto con animali e paesaggi intrattabili. In questo contesto, le due ragazze attraversano i riti propri dell’infanzia, esplorando e appropriandosi del mondo che le circonda e instaurando fra di loro un rapporto sincero, genuino e indissolubile.
Avvicinandosi al burrascoso periodo dell’adolescenza, i loro giochi sono intrisi del peso struggente dei loro sogni e desideri mentre il mondo del gioco incontra quello della realtà. Descrivendo le vite di donne e ragazze nel mondo convenzionalmente maschile e patriarcale dei gaucho e dei contadini argentini, il libro della Sanguinetti interroga le strutture delle mitologie di ogni genere, onorando vite che di solito non sono visibili. Le avventure di Guille e Belinda rappresentano in definitiva un ritratto dell’infanzia rurale allo stesso tempo tranquilla e poetica, in cui il fantastico e il mondano sono intimamente intrecciati.